Il futuro low-cost dei droni da guerra

Il futuro low-cost dei droni da guerra

Della guerra da remoto ovvero del nuovo, importantissimo ruolo dei droni nella guerra del XXI° secolo abbiamo già parlato1, analizzando le questioni salienti degli scontri avvenuti sulle alture del Nagorno-Karabakh fra Armenia e Azerbaijan, ormai un anno fa.

L’impressione che l’utilizzo sistematico di velivoli a guida remota (droni) ha avuto sugli studiosi del settore nonché sugli stati maggiori di diversi paesi è stato più volte discusso nei portali dedicati.
Ciò che resta ancora da vedere è la risposta da parte delle aziende del settore a queste nuove richieste da parte di attori di vario tipo che sono sempre più interessati all’impiego militare di droni.
Uno di questi paesi ad aver tratto le proprie conclusioni dagli scontri del Nagorno-Karabakh è stata l’Ucraina, ormai da anni coinvolta in una guerra di posizione nella regione del Donbass, le cui forze aeree hanno patito dolorose perdite per via degli armamenti anti-aerei in dotazione alle milizie filorusse.
Proprio per questo le forze armate ucraine hanno immediatamente deciso di acquisire i droni Bayraktar TB-22 di fattura turca eccellentemente utilizzati nel predetto conflitto, con la probabile idea di provare a smuovere un fronte immobile da anni utilizzando questi ultimi ritrovati.

Ma questi droni di ultima generazione restano comunque al di là della portata economica e di competenze di molte forze armate di paesi medi e piccoli; anche in Donbass, finora, la maggior parte dei droni che sono stati utilizzati da ambo i lati3 del fronte sono spesso stati piccoli droni commerciali riadattati dagli armaioli4 delle singole unità.
Anche in paesi come Siria, Libia e Irak i droni fai-da-te sono finora stati l’unica soluzione per delle necessità tattiche di nuovo tipo; ma ultimamente stanno comparendo sul mercato nuovi prodotti a prezzi accessibili.
L’industria militare ucraina è non a caso uno degli sviluppatori più vivaci, ultimamente – soprattutto per quanto riguarda i droni kamikaze, come il RAM5, già presentato ad inizio 2020.

La vera innovazione degli ultimi mesi è rappresentata invece dai droni kamikaze che permettono di adattare munizioni convenzionali all’uso di precisione; si tratta del modello UJ-32 “Lastivka” dell’azienda ucraina UkrJet6, che fornisce il telaio ma lascia all’utente la possibilità di impiegarlo con testate RPG-7 a piacimento (siano esse a frammentazione anti-uomo, termobariche, o HEAT anticarro di vario tipo). Il risultato di questa semplice combinazione è la rivalorizzazione di stock di testate ormai obsolete nel proprio uso originario ma che riacquistano nuova vita negli attacchi di precisione, con una autonomia di 40km ad una altitudine fino ai 2000 metri garantita da questo specifico modello7. Anche una rudimentale testata HEAT con un impatto pressoché verticale renderebbe la corazza reattiva di un carro armato moderno impotente.

Drone UJ-32
Drone UJ-32

Sulla stessa falsariga è degno di essere menzionato il telaio RASH 2M, sviluppato dalla compagnia emiratina Adasi8.
Questo semplicissimo telaio stampato in 3D permette di rivalorizzare munizioni convenzionali da mortaio da 60 e 120mm (ma non solo), rendendole in grado di planare fino ad un massimo di 8km dopo essere state lanciate da un’altitudine di 20.000 piedi9. É notevole che lo stesso video di presentazione utilizzi un semplice aeroplano ad elica da turismo (stile Cessna 172) per dimostrare l’impiego del sistema.

Drone RASH 2M
Drone RASH 2M

Questi sistemi a basso e bassissimo costo dimostrano come i droni siano destinati a diventare parte dello strumento bellico non solo di paesi grandi e ricchi, ma anche di attori con risorse decisamente più limitate ma che nondimeno possono vedere nuove prospettive aprirsi per gli attacchi di precisione riutilizzando munizioni convenzionali ormai di scarsa utilità nell’uso originario.

 

Orlando Miceli

 

1 https://www.renovatioimperii.org/le-lezioni-del-nagorno-karabakh/

2 https://www.forbes.com/sites/davidaxe/2021/04/09/ukraine-might-field-a-drone-strike-force-and-it-could-knock-out-russian-tanks/

3 https://www.youtube.com/watch?v=aNzYWu89agU

4 https://www.airspacemag.com/flight-today/ukraines-drones-180967708/

5 https://www.janes.com/defence-news/news-detail/ukraine-unveils-new-ram-loitering-munition

6 http://ukrjet.ua/#lastivka

7 https://www.defence24.pl/as-2021-latajacy-rpg-7

8 https://adasi.ae/product-detail/rash-2m

9 https://www.youtube.com/watch?v=xN7VYIxp-Us&t=46s

 

Sull’autore, Orlando Miceli – Fiorentino, classe ’95. Baccalaureato in Politikwissenschaft all’universitá di Vienna, studia a Trento per divenire consulente politico, con focus su economia politica, geoeconomia e geopolitica. Privatamente si interessa di storia, filosofia politica, strategia e sistemi d’arma.

 

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