Gesù ucciso da un calabrese?
In questi giorni è diventato virale, per motivi storici e non, questo articolo de La Stampa dell’aprile del 2010.
Fin da subito son rimasto perplesso per via di una parola nel sottotitolo: Fretensis.
La Legio X Fretensis è stato un argomento ampiamente trattato sulla nostra pagina Facebook. L’articolo de la Stampa sottolinea molto l’appartenenza regionale della suddetta legione, asserendo per mezzo di testimonianze e fonti (presunte) che furono proprio i membri della Fretensis a mettere in atto l’esecuzione di Gesù Cristo. Effettivamente la Fretensis era proprio detta “Legione dello Stretto” per via del fatto che fu formata per presidiare e proteggere lo stretto di Messina dalla flotta di Sesto Pompeo, figlio di Pompeo Magno.
Tuttavia c’è un piccolo grande errore nell’articolo del noto quotidiano torinese. La Fretensis ai tempi della morte di Gesù non era in Giudea. Fino alla prima guerra giudaica, la Giudea fu amministrata da un praefectus di ordine equestre, assolutamente privo del potere necessario per comandare una legione. Il prefetto faceva capo alla reale figura di spicco della regione, il Legatus Augusti pro praetore della Siria, un magistrato di rango senatorio munito dell’imperium delegato direttamente dall’imperatore. E lui poteva disporre di almeno 3 legioni.
Oltre a ciò all’epoca della morte di Gesù, che possiamo comprendere a grandi linee tra il 29 e il 33, non era documentata la presenza di alcuna legione nella Giudea romana.

Come si vede dalla cartina in alto le legioni che stazionavano in Oriente (ben 4) erano tutte in mano al governatore della Siria. La prima forza legionaria ufficiale che stazionerà nella “Terra santa” sarà proprio la Fretensis, ma dopo che Tito avrà distrutto Gerusalemme, intorno al 70.
Chi fu allora ad uccidere Gesù?
A questo punto si può andare avanti solo per ipotesi e logica. Pilato disponeva certamente di Auxilia, e cioè di truppe ausiliarie, soldati che servivano Roma ma che non erano di origine italica. Sappiamo quasi certamente che in Giudea erano presenti alae di cavalleria e cohortes di fanteria samaritane, soldati che probabilmente i prefetti romani “ereditarono” dai precedenti governanti della regione, i re erodiani. Sappiamo anche tuttavia che un prefetto poteva disporre di una scorta personale o, in casi straordinari, poteva richiedere un piccolo distaccamento. Come sopra detto però non ci è arrivata notizia di nessuna vexillatio legionaria in terra ebraica. In attesa di nuove prove quindi dovremo iniziare a pensare che l’esecuzione materiale di Gesù sia stata messa in pratica da soldati ausiliari, probabilmente samaritani o siriani, appartenenti al Medio Oriente grecofono di allora.
Dimentichiamoci quindi (per ora) i romani con la lorica segmentata, diventati ormai mainstream nella crocifissione di Cristo.
Davide Montingelli